“Ci vuole una scossa. E facciamo appello alla deputazione regionale affinché si trovi una strada per risolvere, una volta per tutte, la vicenda dell’ex convento di Ibla, dove dovrebbe sorgere la nuova sede del Museo archeologico, visto e considerato che i lavori erano stati prima interrotti, poi riavviati e, adesso, di nuovo sospesi a quanto pare perché l’impresa che si era riaggiudicata l’intervento ha chiesto una revisione dei prezzi alla luce del caro materie prime”. E’ quanto rileva il Comibleo che esprime la propria preoccupazione per il continuo blocco di un’opera pubblica di cui si parla da anni e che, però, non viene portata a compimento per tutta una serie di motivazioni. “Purtroppo – continuano dal Comibleo – rischia di rimanere una cattedrale nel deserto anche se siamo consapevoli dell’impegno portato avanti dalla Soprintendenza di Ragusa nel riuscire a sbrogliare una matassa sempre più intricata. Che, però, rischia di perdersi tra i meandri della burocrazia regionale. Ecco perché chiediamo ai deputati regionali della nostra città e della nostra provincia di dedicare un po’ di tempo della loro attività a focalizzare l’attenzione su tutto ciò che può risultare necessario per cercare di abbattere i tempi di attesa a fronte di una vicenda che, per la città antica, è ormai diventata una questione di puntiglio. Possibile che non si riesca a trovare una soluzione?”.













1 commento su “Lavori bloccati all’ex convento di Ibla, l’appello di Comibleo”
È una vera vergogna : in questo stabile sono stati spesi una marea di soldi dei cittadini grazie alla legge speciale su Ibla ma non è stato concluso nulla. I gigioni anziché spendere i fondi in cose utili o dirottarli nelle cittadine limitrofe del Val di Noto, preferiscono sperperarli in mille rivoli. Vergogna!