
E’ stato presentato stamattina a Roma, dinnanzi a una platea di Sindaci dei piccoli comuni italiani, il progetto di Poste Italiane “Polis” per fare degli Uffici Postali una casa dei servizi digitali, uno Sportello Unico di prossimità attivo h24, che renderà semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione nei comuni italiani al di sotto dei 15.000 abitanti, che in tutta Italia rappresenta il 90% dei comuni e l’80% del territorio nazionale.
All’evento, che ha visto la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sono stati coinvolti 7.000 Sindaci da tutta Italia dei Comuni sotto i 15mila abitanti. Oltre 300 i rappresentanti dei comuni della Sicilia presenti.
“Il progetto risponde alla necessità di fornire strumenti ai comuni di avvicinare le istituzioni” ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sottolineando l’importanza della presenza capillare sul territorio degli uffici postali.
“Non ci sono cittadini, territori, servizi di serie A e di serie B” ha detto la premier Giorgia Meloni che ha aggiunto: “è attraverso i piccoli comuni che noi custodiamo l’identità italiana, che è la più grande delle ricchezza che possiamo vantare”.
I cittadini potranno richiedere quindi certificati anagrafici e di stato civile, la carta d’identità elettronica, il passaporto, il codice fiscale per i neonati, certificati previdenziali e giudiziari, e numerosi altri servizi che si aggiungono a quelli postali, finanziari, logistici, assicurativi e di telecomunicazione.
Il progetto, da 1,2 miliardi e finanziato nel dettaglio, per 800 milioni dal piano complementare al Pnrr e per circa 400 milioni dall’azienda, è stato illustrato al centro congressi “La Nuvola” dalla Presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina, e dall’Amministratore Delegato, Matteo Del Fante.
Presenti a Roma anche i Sindaci ed i rappresentanti istituzionali dei comuni iblei sotto i 15mila abitanti: Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo e Acate.
“E’ un progetto importante se pensate che il nostro comune ha 8.300 abitanti su 120 km quadrati e avere delle possibilità di uno sportello di Poste Italiane che fornisca in loco servizi evitando molti spostamenti ai cittadini, molti dei quali superano i 65 anni d’età che non hanno la possibilità di accesso a internet” ha commentato Mario Cutello, Sindaco di Chiaramonte Gulfi. Presente anche Bartolo Giaquinta, Sindaco di Giarratana: “Siamo grati per l’occasione perché si pone il focus sulle difficoltà dei piccoli centri che hanno bisogno di supporto” ha detto Giaquinta al quale fa eco il sindaco di Monterosso Almo Salvatore Pagano: “Come rappresentanti dei comuni montani iblei abbiamo tante responsabilità e sappiamo che gli uffici postali per i piccoli centri, rappresentano un punto di riferimento importante“. In rappresentanza del Comune di Acate, il presidente del Consiglio Comunale Gianfranco Ciriacono “i piccoli comuni devono fare rete per poter affrontare gli impegni del futuro, anche grazie al supporto degli uffici postali territoriali e fornendo servizi alla cittadinanza”.
Poste Italiane darà vita anche al progetto “Spazi per l’Italia”, la più grande rete di co- working del Paese con la creazione di 250 siti smart, interconnessi, ricavati dalla valorizzazione di immobili di proprietà aziendale. I lavori di ristrutturazione e di adeguamento tecnologico degli Uffici Postali sono partiti subito dopo il via libera della Commissione Europea, arrivato a fine ottobre 2022, e completati in pochi mesi: ad oggi sono già pronti 40 Uffici Postali e 230 i cantieri
Tutti i dettagli del progetto sono disponibili sul sito di Poste Italiane all’indirizzo
Da sinistra: Gianfranco Ciriacono, Mario Cutello, Bartolo Giaquinta e Salvatore Pagano
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3 commenti su “Servizi di pubblica amministrazione anche agli sportelli postali”
A Modica BASSA mi hanno fatto aspettare mezza giornata, MA è SOLO UNA MIA OPINIONE!
Accedere alle poste è masochismo. Sarà almeno da 10 anni che non ci metta piede
“Il progetto risponde alla necessità di fornire strumenti ai comuni di avvicinare le istituzioni” ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella”.
Giorgia Meloni ha aggiunto: “è attraverso i piccoli comuni che noi custodiamo l’identità italiana, che è la più grande delle ricchezza che possiamo vantare”.
In pratica tutto quello che prima chiamavate “privacy, ora lo potete dare come servizio a delle Banche. Quindi di dominio pubblico. Poste Italiane ormai da anni fa parte del circuito bancario, la Cina è in società al 49% anche se per adesso è solo per il settore logistico.
Finalmente la politica si è rivelata, hanno detto semplicemente di essere dei dipendenti bancari, stanno consegnando in mano alle banche tutte le nostre generalità, perfino quelle giudiziali. Lascio a voi pensare tutte le ripercussioni che avranno i cittadini quando invece di andare dal politico del cuore, dovrete dare conto e ragione ad un direttore di filiale. Ma la cosa stupefacente è che c’è la fanno vedere come un qualcosa di bello, di importante, specie per le persone anziane e fragili, frase ormai collaudata in tutte le occasioni.
Ancora più stupefacente la gioia dei Sindaci, che presto non si chiameranno più cosi perchè nel frattempo e senza rendersene conto, sono diventati dei direttori di banca. Quindi direttori eletti dal popolo! E poi: cosa ne farete dei vostri dipendenti che prima espletavano tali mansioni?
Il sig. Mattarella ci “ordina” ad avvicinare le istituzioni alle banche perchè lui stesso è un filibustiere…….. scusate, un filobanchiere che ha fatto la sua carriera grazie a suo fratello. Lo stesso che ora fa accordi con i suoi assassini, cioè la cosiddetta mafia. La sig.ra Meloni parla di “identità italiana”, mi sembra che Lady Aspen da quanto dichiarato e per come si professava mesi fa, ne ha presi di ammiratori per i fondelli!
Ps: Quanto detto, escludo la redazione RTM da ogni responsabilità. Questo lo dico perchè il sig. Mattarella e la sig.ra Meloni sono suscettibili alle verità! E non solo loro……….