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Ragusa, l’allarme del Nursind sull’ospedale allagato 

Tempo di lettura: 2 minuti
“Riteniamo indifendibile le posizioni di chi cerca di giustificare gli allagamenti all’ospedale Giovanni Paolo II parlando di improvvisa bomba d’acqua, perché in realtà il fenomeno di disservizi legati ad infiltrazioni d’acqua è già noto alla Direzione sanitaria del presidio e purtroppo è inconcepibile che ciò possa accadere in una struttura costruita da zero”. Lo scrive in una nota la segreteria territoriale del Nursind, il sindacato degli infermieri guidato da Giuseppe Savasta, commentando l’allagamento registrato ieri al Pronto soccorso e alla Rianimazione.
 
“Purtroppo non è la prima volta che succede – dice Savasta – in passato le infiltrazioni d’acqua si sono verificate sia all’ingresso della sala di emodinamica sia all’ingresso posteriore della torre B davanti alla farmacia. Anche il pronto soccorso in passato ha avuto gli stessi problemi, mentre nelle sale operatorie dove addirittura gocciolava dal tetto l’acqua si attendono ancora adesso dei lavori di ristrutturazione. Riteniamo davvero difficoltoso per gli infermieri e per i lavoratori tutti, doversi sobbarcare anche queste molteplici carenze strutturali e organizzative che interessano l’ospedale guidato ad interim dal direttore Giuseppe Cappello, problemi che creano disagi anche all’utenza”.

 Il Nursind ricorda quindi che “questa non è la struttura che i cittadini iblei si meritano. Una struttura che è già martoriata dalla fuga di medici, da una Pediatria che con clamorosi proclami si sarebbe dovuta aprire in poco tempo, che vede una carenza cronica di anestesisti che condiziona fortemente le sedute operatorie,  programmate a singhiozzo e con un tasso di urgenze di gran lunga superiore all’ordinario. La salute dei lavoratori e il rispetto della professionalità devono essere garantiti e purtroppo questi episodi non danno fiducia ai lavoratori. Non possiamo che ringraziare tutti gli infermieri e i lavoratori che, nonostante questa situazione, continuano a svolgere il proprio lavoro e si stanno adoperando a collaborare per poter ripristinare una situazione ottimale”.
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