
Pensandoci bene, avremmo preferito essere ignorati, ma raccontare autentiche falsità sul nostro conto ci lascia allibiti, e delusi dalla sua persona. Di tutta evidenza che iniziative di singoli enti locali in contrasto con le direttive e le norme nazionali sarebbero illegittime. Dire che il gruppo Cinque Stelle di Ragusa chiede di disobbedire al governo è una menzogna. Questo gruppo non ha chiesto di prendere provvedimenti illegittimi, meno che mai la chiusura delle scuole. Abbiamo solo criticato la strategia attendista del nostro sindaco, gradiremmo il levarsi di una voce forte e autorevole, ma nemmeno abbiamo preteso che si portino avanti le nostre istanze: anzi, abbiamo chiesto che fosse espresso il dissenso, e anche motivato, sulle nostre proposte”.
Sono le riflessioni del capogruppo Sergio Firrincieli e del gruppo Cinque Stelle a palazzo dell’Aquila. “Perché poi, le nostre proposte, le nostre idee, come è oggi per i cimiteri o per il drive-in per i tamponi rapidi – proseguono ancora i pentastellati – non sono ignorate, ancorché senza il minimo riconoscimento. Lei, signor sindaco, ci delude, ma non come primo cittadino, perché a questo, ormai, abbiamo fatto l’abitudine: ci delude come persona, perché da lei, valente professionista più di quanto non lo sia come amministratore, non ci saremmo mai aspettati di vedere etichettato il nostro linguaggio come “irresponsabile, a dir poco”. Nessun incitamento da isteria emotiva, non ci azzecca nulla il fatto di rappresentare partiti di governo, non abbiamo mai messo in discussione le misure e i provvedimenti del governo giallorosso, pur rivendicando la totale autonomia di giudizio che non vuol dire, necessariamente, dissentire e contestare, cosa, del resto, normale nella stessa maggioranza di governo e anche all’interno della compagine del Movimento 5 Stelle. Ma queste sono sfumature che lei, signor sindaco, non può capire, dal momento che ha vantato sempre la sua immagine che vorrebbe sdoganata dalla politica”.
“Lei di politica – dicono ancora in Cinque Stelle Ragusa – comprende poco e ne è testimonianza il momento poco adatto nel quale attacca, con menzogne, le sue opposizioni: in queste ore, appelli del presidente della Repubblica all’unità, passi della presidente del Senato per favorire il confronto e il dialogo fra le forze di maggioranza e di opposizione, contatti fra il vero capo dell’opposizione nazionale e il segretario del Partito Democratico, particolari che a lei sfuggono, non cogliendo l’opportunità di mettersi sulla stessa linea dei grandi della politica che, in ogni caso, non rinnegano la propria identità. Lei non riesce ad ammettere che ci possa essere una opposizione alle idee, alle strategie, alle posizioni, agli atteggiamenti, lei non tollera dissenso, non solo quello interno alla sua maggioranza, non sopporta quando il dissenso viene esternato. Lei, invece di essere morbido, a costo zero, ci aggredisce come irresponsabili, lei non deve dare ascolto a questo o a quello per avere consenso ma deve agire per l’interesse generale. Vogliamo ribadire che auspicare una sua voce forte e autorevole per cercare di attenuare gli effetti della crisi e dell’emergenza non è incitare all’isteria, l’isteria è rifuggire ad ogni costo da ogni posizione che non è la sua e attendere, supinamente, le decisioni e le scelte calate dall’alto, senza condivisione e senza confronto sul territorio. Finiamola con questa storia della serietà che si vuole ostentare sottendendo una supremazia morale che, ci permetta, non può essere lei, da solo, a quantificare, per sé e per gli altri, nella sua caratura”.












