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Il tartufo adesso viaggia in rete. Qualcuno a Alba in Piemonte tradizionalmente conosciuta nel mondo come la patria del tartufo bianco, l’ha pensata giusta, in tempi di pandemia. Normalmente il tartufo che emana un profumo intenso deve essere visto, toccato, odorato e acquistato nei negozi o negli appositi spazi messi a disposizione dagli organizzatori della Fiera del Tartufo di Alba. Ma non ora, il rischio di salutare, annusare, toccare con mano la preziosa reliquia culinaria è diventato troppo grande e la gente se ne sta a casa, magari la seconda, in attesa che passi la buriana. Ma i buongustai non demordono essendo stata data loro la possibilità dell’acquisto del tartufo on line. E cosi i commercianti albesi adeguatisi ai tempi, su richiesta dei clienti, incartano, inscatolano e te lo spediscono a casa in ogni parte del mondo che ne faccia richiesta, portafoglio permettendo, ben s’intende. Sì, perché il prelibato tubero ti viene a costare iva inclusa 3000 euro al chilogrammo. Il prezzo attuale, in tempo di crisi, perché altrimenti potrebbe arrivare a costare anche il doppio se le richieste fossero molte di più. Un susseguirsi di telefonate di clienti giunte nelle ultime settimane ai commercianti e agli organizzatori che ogni anno hanno il loro bel da fare ad allestire la tradizionale Fiera del Tartufo Bianco che dispone di un cliccatissimo sito web. A questo punto non ci resta che augurare buon tartufo a tutti gli amanti della buona tavola nostrana, per cultura, sapori e tradizione una delle più apprezzate al mondo.