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Superato il primo step il progetto “Ispica Sicura”

Tempo di lettura: 4 minuti
Superato il primo step per realizzare in tutto il territorio di Ispica un impianto di videosorveglianza, usufruendo di un finanziamento dello Stato di 400mila euro. È stato, infatti, approvato il progetto, denominato “Ispica Sicura”, redatto a settembre in sinergia dal Comando di Polizia municipale e dall’Ufficio tecnico comunale a seguito di un bando emesso dal Ministero degli Interni fra maggio e giugno scorsi. Il progetto è adesso al vaglio del ministero che redigerà una graduatoria in base alle somme disponibili. “L’auspicio di tutti – dice l’ex vice sindaco, Gianni Stornello – è che “Ispica Sicura” venga ammesso al finanziamento. Certo, la sua approvazione è un passo importante, considerando che l’esame preliminare è molto severo e selettivo. Peraltro il Comune di Ispica, sempre con la Giunta Muraglie, aveva presentato un progetto simile, respinto per la mancanza del cofinanziamento che il Comune non poteva concedere perché in dissesto. Il progetto di cui parliamo oggi fa tesoro di quell’esperienza ed ha avuto le modifiche del caso. “Ispica Sicura” prevede l’installazione di 43 telecamere di cui 10 “intelligenti”, che “leggono” le targhe delle auto, 10 motorizzate, cioè dotate di rotore che permette di riprendere un campo molto ampio, e 23 fisse”.
Questo progetto, qualora finanziato, proseguirà l’opera di videosorveglianza del territorio già iniziata con l’attivazione di quattro telecamere lungo la fascia costiera che hanno avuto uno specifico finanziamento dello Stato.
“L’opinione pubblica sa benissimo che altre realizzazioni, avviate dalla precedente Amministrazione comunale, sono all’ultimo miglio: l’installazione di colonnine per l’alimentazione dei veicoli elettrici, il ritorno ad Ispica del relitto della nave bizantina di Pantano Longarini, la realizzazione del museo nell’ex mattatoio comunale, l’area artigianale, il completamento del cimitero per la consegna dei suoli in tempo reale, la ristrutturazione per fini sociali degli ex alloggi per gli anziani della 167, la costruzione del nuovo plesso scolastico San Giuseppe, la candidatura del tardo-barocco di Ispica fra i beni dell’Umanità UNESCO, la metanizzazione delle zone sprovviste di rete (il cantiere è già aperto)”.
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