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Ragusa. Oltre 105.000 euro in fumo salvati da Confconsumatori

A Ragusa il caso piu’eclatante: quasi 80.000 euro erano i risparmi perduti.
Tempo di lettura: 2 minuti

Nel 2005 quattro famiglie, ragusane e catanesi, avevano acquistato presso Poste Italiane numerose quote dei Fondi Immobiliari Obelisco. L’investimento, di 2.500 euro a quota, era stato prospettato come sicuro ed i risparmiatori non erano stati informati della natura rischiosa delle operazioni
Negli anni però i consumatori si erano visti completamente volatilizzare i loro investimenti ammontanti ad oltre 105.000,00 euro e che sono arrivati addirittura a zero benché i funzionari di Poste avessero descritto loro un investimento sicuro e vantaggioso.
Tramite la Confconsumatori sono stati inviati i reclami a Poste Italiane contestando i fatti e chiedendo il rimborso del capitale investito ma i reclami erano rimasti privi di riscontro.
I risparmiatori siciliani dunque hanno aderito alla procedura di conciliazione paritetica tra Poste Italiane e Confconsumatori e hanno recuperato buona parte dei loro soldi.
La procedura di conciliazione tra Confconsumatori e Poste Italiane in Sicilia ha dunque dato i primi risultati soddisfacenti per i risparmiatori.
I consumatori, che hanno tentato la strada della conciliazione, hanno infatti ottenuto il rimborso di 2.200 euro a quota ovvero quasi il 90% dell’investimento iniziale evitando nel contempo l’onere di denaro e di tempo che richiedono i contenziosi arbitrali e giudiziali.
“Il protocollo di conciliazione paritetica è stato attivato dopo alcune trattative tra l’Azienda e le associazioni dei consumatori, tra cui anche Confconsumatori, e consente in presenza di determinati requisiti di accedere in via stragiudiziale a un indennizzo per la perdita subita” hanno dichiarato e l’avv. Samantha Nicosia responsabile Confcosnumatori Ragusa e l’avv. Carmelo Calì, Presidente di Confonsumatori Sicilia
Infatti il contenzioso relativo alla vendita di quote di fondi immobiliari si è nettamente ridotto nel tempo per effetto della positiva azione di Poste Italiane che ha condiviso con le associazioni dei consumatori il percorso conciliativo.
Tuttavia, può accadere che il risparmiatore non possa avere accesso, per mancanza dei requisiti soggettivi, né ai rimborsi offerti in autotutela da Poste né alla procedura di conciliazione e in questo caso potra’essere assistito nella procedura di ricorso all arbitro per le controversie finanziarie presso la Consob(act)
Confconsumatori ricorda che la procedura conciliativa con Poste Italiane è stata ulteriormente prorogata sino al 31 ottobre 2020.
II quotisti Obelisco danneggiati possono rivolgersi agli sportelli di Confconsumatori per avere un consiglio su come tentare di recuperare i risparmi perduti: i recapiti sono elencati sul sito dell’associazione (https://www.confconsumatori.it/gli-sportelli-di-confconsumatori/). Chi non avesse una sede territoriale vicina, può chiedere aiuto allo sportello online risparmio@confconsumatori.it

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2 commenti su “Ragusa. Oltre 105.000 euro in fumo salvati da Confconsumatori”

  1. Però intanto Poste Italiane fa scuola di Educazione Finanziaria. Cosi la chiamano! Li educano a come imbrogliare le persone e sopratutto a convincerli. Te lo insegnano anche nelle università e se sei bravo prendi anche la lode. Ovviamente non è solo Poste Italiane, tutti gli istituti bancari non sono da meno, anzi. Solo che alla Consob, Abi Banca d’Italia in prima fila, sfuggono queste cose, sono attenti se vuoi ritirare una somma in contanti dal tuo conto corrente, tutte le sirene ti suonano e tutti si accorgono di questo. Se devi cambiare un assegno superiore ai 1.000 euro, apriti cielo, arriva la guardia imperiale, l’antitrust, e l’antimafia. Però tutte le associazioni di categoria non ne fa parola di quello che sta succedendo nelle banche. Perché? Avete smarrito il vostro senso del dovere? C’è sempre tempo a fare un passo indietro e fare il vostro lavoro che consiste nel tutelare i vostri iscritti e tutti i consumatori, che ormai non siamo persone, siamo consumatori.

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