L’Asp Ragusa risponde con alcune precisazioni a proposito della lettera alla figlia di un paziente deceduto in ospedale titolata “Non abbiamo centri adegauti alle varie disabilità”
L’apertura della SUAP – Speciale Unità di Accoglienza Permanente dell’Asp di Ragusa ha avuto il suo inizio il 30 giugno 2011.
È una struttura dedicata ad accogliere pazienti in stato vegetativo o stato di minima coscienza e per il trattamento dei pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite in fase cronica.
Si tratta di una struttura residenziale ad alta intensità assistenziale, alternativa al domicilio e finalizzata al trattamento di persone a bassa responsività protratta – Stati Vegetativi (SV) e Stati di Minima Coscienza (SMC), tracheomizzati e ventilo assistiti (respiratori artificiali). Spesso in condizioni terminali.
I pazienti vengono assistiti da personale altamente qualificato rispettando la dotazione organica prevista dagli standard di legge.
Assicurano un’assistenza h/24 due infermieri a turno. Agli infermieri si aggiungono, inoltre, la mattina 4 OSS – Operatori socio sanitari; 1 fisioterapista; 1 animatore; 1 logopedista.
Il pomeriggio e la notte è garantita la presenza di un OSS, oltre a due infermieri.
Sono 15 i pazienti ricoverati. I p.l. sono stati sempre coperti. I pazienti vengono monitorati h/24 con apparecchiature: monitor con telecamera. Il reparto è dotato di due apparecchi di telemedicina per pazienti più critici.
Ad oggi, sono arrivate alla Direzione della Struttura molte attestazioni di stima per il lavoro svolto non solo dal personale medico e non medico della Suap ma anche per il contributo fondamentale e costante dei Volontari dell’Associazione “Centro Risvegli Ibleo”.
L’Asp è dispiaciuta per quanto è stato scritto, ma è importante sottolineare che la Suap, dalla sua nascita, ha accolto ben 120 pazienti e ribadisce che, grazie anche al supporto e a sostegno del Centro Risvegli Ibleo, è stata sempre garantita assistenza qualificata.