Modica e non solo ha salutato Carmelo Scarso, avvocato, ex presidente del consiglio comunale, con una partecipatissima cerimonia funebre celebrata da ben dieci preti nella Basilica Madonna delle Grazie. “Carmelo Scarso era avvocato per vocazione non era l’avvocato – ha sottolineato Fra Enzo La Porta . – Lui la professione non la svolgeva per lavoro, era vocato, si dedicava al suo lavoro, ai suoi assistiti, in maniera totale”. Il feretro è stato accolto da un “picchetto” di avvocati, vestiti della toga, molti tra coloro che sono cresciuti professionalmente al suo fianco, la toga che era poggiata anche sulla bara. con indosso con la loro toga.
I suoi, prima assistenti, poi colleghi che lo hanno ricordato. “Come sta?” – gli chiedevamo. – Rispondeva con voce “Oggi va meglio, grazie”. Ma le sue condizioni peggioravano.
“Avvocato papà” lo chiamavano i suoi ragazzi di studio, oggi affermati professionisti, giuristi educati da Carmelo al pensiero laterale, a essere creativi, originali, imprevedibili nella difesa. Carmelo Scarso ha dato l’esempio a chi lo osservava, rifuggendo dagli interessi personali, facendo della libertà il principio informatore della propria vita, sciolto, libero da condizionamenti, non controllabile.
Il francescano Enzo La Porta ha ricordato la regola evangelica della mano destra ignara di ciò che fa la sinistra. “Carmelo ha applicato la regola evangelica del dono, dell’altruismo, della gratuità, in silenzio. Non posso rivelare cose che so io, che sapeva Carmelo, e che oggi sa Nostro Signore”.
