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Schema di massima PRG Ragusa, PD: “Delibera approvata in Giunta senza confronto preliminare”

“La Giunta Cassì, lo scorso 5 agosto, ha approvato lo schema di massima del PRG di Ragusa senza alcun confronto con la cittadinanza né con le categorie: i cittadini non si facciano distrarre da spettacoli e festini e riflettano sui numerosi interrogativi rispetto ai quali l’attuale Amministrazione non prende una posizione chiara”. Lo dichiara la segreteria cittadina del Partito Democratico commentando l’atto della Giunta Municipale che sorprende per il metodo prima ancora che per il contenuto.
“Sappiamo che per il momento si tratta di una bozza che avrà sicuramente una fase di confronto, lo sappiamo bene – spiegano dalla Segreteria del PD – però il procedimento avrebbe dovuto essere diverso, anzi, inverso: prima il confronto con con ordini e collegi professionali, associazioni di categoria e ambientaliste, le forze politiche presenti in città e, più in generale, con i cittadini. Poi, solo dopo, approvazione in Giunta dello schema di massima che, successivamente, sarebbe dovuto essere riproposto a discussione. Insomma, l’Amministrazione Cassì, nella migliore delle ipotesi, ha saltato un passaggio e stranisce che uno degli atti più importanti di un’Amministrazione sia stato approvato senza aver organizzato propedeuticamente neanche un incontro. Sospettiamo che perfino i Consiglieri di maggioranza potrebbero non essere stati messi a parte del contenuto dell’atto che, tra l’altro, è stato approvato in assenza dell’assessore e vice sindaco e nel pieno dell’estate. Forse Cassì e i suoi speravano che in questo periodo dell’anno, mentre ci si dedica al riposo, in pochi avrebbero notato l’anomalia. Si sono sbagliati”.
“Al di là dell’assenza dell’ass. Licitra, fatto grave a nostro avviso – continuano – dopo una prima lettura della delibera sorgono numerosi dubbi: in campagna elettorale, infatti, Cassì parlava di “volume zero” mentre nello schema di massima del PRG si comprende che il consumo di suolo è solo limitato e non impedito. Poi non si comprende cosa voglia fare, quest’Amministrazione, con le aree PEEP. Torneranno agricole come chiede da diversi anni, da sponde politiche diverse, l’ass. Iacono? Sarà limitato il consumo del territorio anche in aree PEEP impedendo che strutture di Edilizia Economica e Popolare possano diventare ville con giardino e piscina? Quale sarà il destino delle costruzioni abusive che non sono entrate nei PPRU, saranno salvate o demolite? Qual è la posizione di questo governo cittadino rispetto al Parco Agricolo Urbano?”.
“Sono questi alcuni dei temi principali sui quali vorremmo che l’Amministrazione rispondesse in una qualche occasione di pubblico confronto – dicono ancora dal PD – perché i cittadini abbiano chiara la direzione in cui si va. Avendo evitato il confronto preliminare, infatti, questo schema di massima rappresenta un’impostazione che crediamo sarà, purtroppo, piuttosto rigida. Nel frattempo – concludono – organizzeremo una nostra commissione di lavoro, con i nostri tecnici, per verificare la fattibilità dell’atto di Giunta e, se ci sarà consentito, offriremo proposte migliorative a questo schema di massima del Piano Regolatore Generale che, lo ripetiamo, andava condiviso con la città prima di essere approvato”.

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