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Dopo l’incontro in Prefettura sulla zona industriale di Ragusa, parla Isole Iblee: “Consegnato un fitto rapporto che testimonia la gravità della situazione”

“Abbiamo consegnato al prefetto un carteggio riportante il fitto rapporto di corrispondenza che testimonia quante volte si è cercato di chiedere e supplicare la soluzione delle numerose criticità presenti nell’area industriale: l’impianto di illuminazione non funzionante in porzioni enorme (tutta la terza fase da quasi due anni totalmente al buio); l’impianto di videosorveglianza che malgrado abbia prosciugato ingenti risorse economiche continua a restare inutilizzato; la manutenzione delle strade continuamente dissestate con pericoli all’incolumità pubblica ovunque (botole mancanti, caduta massi sui marciapiedi, corpi illuminanti penzolanti, etc.); la segnaletica stradale inesistente e quel poco che c’è totalmente invisibile ed arrugginita; il problema annoso riguardante il randagismo; l’assurdità della prevenzione antincendio in quanto l’estate scorsa l’Irsap ha notificato a tutte le ditte insediate di curare i propri lotti da sterpaglie ed erbe secche per evitare il pericolo d’incendio mentre tutti gli spazi di competenza Irsap giacciono da anni nell’abbandono più totale con vegetazione secca e sterpaglie che raggiungono parecchi metri di altezza con grave pericolo per i lotti delle aziende limitrofe”.

E’ questo quanto emerso durante l’incontro che il parco commerciale Isole Iblee ha avuto con il prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, dopo i notevoli allarmi sulla zona industriale lanciati nelle ultime settimane. “Abbiamo apprezzato non poco la strategia voluta dalla prefettura – sottolinea il presidente di Isole Iblee, Gianni Corallo – quella cioè di volere da un lato ascoltare le nostre difficoltà e dall’altro verificare le giustificazioni che scaturivano dalla presenza delle amministrazioni convocate. Infatti, allargando il tavolo di confronto a tutti gli enti interessati, nessuno avrebbe potuto scaricare le responsabilità ad altri senza incappare in un confronto diretto. Inoltre, è stato consegnato al prefetto anche un corposo “book” fotografico distinto in tredici differenti tipologie di criticità tra cui quelle sopra indicate”. Per quanto riguarda Isole Iblee, era presente quasi l’intero Cda e a rappresentare la lunga serie di eventi criminosi e furti accaduti c’era la ditta presa di mira recentemente, la “Spadola & Tumino” con l’amministratore Antonello Dipasquale. L’amministrazione comunale di Ragusa era presente con il sindaco Peppe Cassì e con l’assessore Giovanni Giuffrida, delega ai Lavori pubblici ed infrastrutture, nonché con il comandante della polizia municipale Giuseppe Puglisi. Per l’Irsap è intervenuto il direttore di Ragusa, ing. Maurizio Catania, ed il geom. Sergio Salonia. L’Asi in liquidazione era rappresentata dal liquidatore dott. Leonardo Migliore. A presiedere la riunione il prefetto, con il vicario, dott.ssa Concetta Caruso ed il capo di gabinetto dott. Gabriele Barbaro.

“Da subito – sottolinea ancora il presidente di Isole Iblee – il prefetto si è resa perfettamente conto non solo della situazione nella quale versa il territorio dell’area industriale di Ragusa e dello stato di totale abbandono nel quale si trovano a lavorare le imprese, ma soprattutto della situazione di un ente qual è l’Asi che, trovandosi in una fase liquidatoria malgrado le ingenti liquidità disponibili, non possiede quegli strumenti legislativi che gli consentirebbero di intervenire ed investire nelle infrastrutture dovendo cedere ad altri enti il proprio patrimonio immobiliare. L’Irsap, che sarebbe dovuta subentrare in tutto e per tutto all’Asi, ha rimbalzato le responsabilità adducendo il fatto che di alcune infrastrutture quali strade, illuminazione pubblica, videosorveglianza, e altro ancora, in base ad una recente normativa regionale, si dovrebbe fare carico da ora in avanti il Comune di Ragusa. Il sindaco si è dichiarato pronto a fare la sua parte e a caricarsi di infrastrutture e responsabilità che da lustri sono sempre appartenute agli enti regionali Asi”.

“Nell’interesse di un territorio così importante e produttivo – continua Corallo – il Comune ha dichiarato che sarà a fianco delle necessità delle imprese e dell’intera area industriale. Il prefetto, dal canto suo, ha auspicato che in tempi brevissimi gli enti trovino quel confronto necessario per avviare le formalità di passaggio delle infrastrutture da un ente all’altro al fine di dare risposte concrete alle imprese che attendono impazienti soluzioni immediate. Il prefetto si è anche dichiarato disponibile a coinvolgere altri enti, seppur provvisoriamente ed in un’ottica di straordinarietà, al fine di eliminare alcune delle criticità esistenti. Vogliamo ringraziare in maniera sentita il prefetto e i suoi diretti collaboratori per l’attenzione profusa alle problematiche esposte nell’incontro ed abbiamo avuto modo di apprezzare la determinazione e il rigore della dottoressa Cocuzza orientati ad ottenere soluzioni rapide e concrete”.

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