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Adiconsum chiede incontro ai vertici della Banca Agricola Popolare di Ragusa per pacato confronto

L’Adiconsum Ragusa torna a chiedere, reiterando l’accoglimento dell’istanza dei risparmiatori, l’incontro/confronto, già chiesto in più occasioni, dapprima in maniera informale e poi con istanza formale, datata 21 febbraio 2017, ai vertici della Banca Agricola Popolare di Ragusa, proponendosi, per tale dibattito, come intermediario tra l’Istituto di credito Ibleo ed i risparmiatori ed azionisti che presso il medesimo Istituto hanno investito il loro capitale ed i loro risparmi, al fine di ottenere la dovuta chiarezza sulla posizione assunta dall’Istituto di credito circa la gestione dei Titoli emessi.
La solidità patrimoniale della Banca, come ben si evince dai fatti di cronaca locale, di fatto però non collima con la crisi di liquidità che caratterizza lo stesso Istituto.
I titoli sono crollati dagli euro 117,40 dello scorso agosto agli euro 83,50. Pertanto, i risparmiatori chiedono tutela ed anche il rispetto della direttiva europea che di fatto, come si è chiaramente evinto dall’interrogazione presentata dall’europarlamentare Innocenzo Leontini alla Commissione europea, non obbliga la Banca Agricola, come da presunto regolamento interno, al blocco del diritto dell’azionista di far circolare le proprie azioni ma impone allo stesso ente la richiesta di previa autorizzazione da parte dell’autorità competente, ovvero di BankItalia, all’esercizio del medesimo diritto.
“L’Adiconsum, pertanto – dichiara il Presidente Regionale, Vincenzo ROMEO – facendosi carico delle preoccupazioni per le criticità che stanno interessando la Banca Agricola Popolare di Ragusa, e che riguardano non solo gli azionisti e i dipendenti ma tutto il territorio, data l’ampia dislocazione degli sportelli in tutto il Sud-Est d’Italia e nelle province di Ragusa, Catania, Siracusa e Messina, intende configurarsi come un interlocutore conciliante pronto a tendere la mano, nei dialoghi e nelle richieste di supporto istituzionale, ad un Istituto di credito che, tra gli altri, si è inscritto inquegli esempi di imprenditorialità felice capace di svilupparsi anche in contesti territoriali difficili poiché privi di reti di infrastrutture integrate.
Per tale ragione, l’appello va alle Istituzioni, prosegue Romeo, già intervenute in simili situazioni, com’è accaduto per la Banca Carige di Genova, auspicando che, con altrettanta rapidità, il Governo Conte trovi la soluzione ad un problema che attanaglia ulteriormente l’isola, riconoscendo così pari dignità anche agli azionisti di una Banca del Sud-Est.”

“L’Adiconsum di Ragusa-Siracusa, nella persona del Presidente Provinciale, Gianni Cerruto, plaudendo all’autorevole apertura al dialogo delle Istituzioni, quali la Prefettura ed il MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico, che ha, appunto, convocato una rappresentanza degli azionisti per lunedì 21 gennaio a Roma, auspica la disponibilità dei vertici della BAPR a rivedere la propria posizione e ad avviare così un proficuo tavolo di confronto fra le parti coinvolte.”

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