“Una realtà di fondamentale importanza per lo sviluppo del mondo agricolo della provincia di Ragusa, come quella del Corfilac, non può rischiare di fare i conti con il ridimensionamento dell’attività solo perché la politica e le istituzioni non sono state capaci di garantire le risposte adeguate nei tempi dovuti. Il Corfilac eroga servizi cruciali per le aziende del territorio e il suo futuro deve essere salvaguardato”. E’ il senso dell’allarme lanciato dal segretario generale della Cisl Fp Ragusa-Siracusa, Daniele Passanisi, a proposito del fatto che da lunedì 18 novembre, in assenza di fondi adeguati, sarà prevista una riduzione al 30% del monte ore settimanale in carico ai dipendenti, perché mancano le risorse necessarie, e, di conseguenza, una riduzione draconiana dell’attività. “E’ uno smacco per il personale – sottolinea Passanisi – che, pur a fronte di pesanti difficoltà, ha cercato di garantire le risposte dovute a un settore che punta sull’innovazione e sui risultati della ricerca per migliorare. Le ricadute di questa riduzione del monte ore saranno negative per tutto il comparto. Come organizzazione sindacale – continua Passanisi – ci siamo confrontati con la politica e con le istituzioni regionali tant’è che, a seguito di nostri solleciti, è arrivata in queste ultime ore da Palermo la notizia che, sebbene l’Ars non abbia ancora approvato le variazioni di bilancio, l’impegno concreto della Giunta di governo è quello di mettere da parte i fondi necessari per assicurare la continuità operativa con le modalità consuete. E’ ovvio che attendiamo i fatti nonostante questa notizia ci faccia ben sperare affinché si possa arrivare a una conclusione positiva di questa vicenda. E’ fin troppo chiaro che non abbasseremo i toni e le attenzioni. Proseguirà il nostro confronto con i rappresentanti della deputazione regionale in maniera seria e costruttiva senza proclami fini a se stessi, come qualcuno sta facendo, distogliendo l’attenzione dalla vertenza con un modus operandi che rischia soltanto di danneggiare il personale. Circostanza che, per quanto possibile, noi come Cisl non consentiremo”.
