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Arresti per capolarato in agricoltura. Scifo (CGIL Ragusa): “E’ tempo di mettere in moto un nuovo modello di sviluppo”

Ancora una volta si sono verificati arresti dopo che la Polizia ha eseguito controlli in applicazione della legge di contrasto ai fenomeni del lavoro nero,dello sfruttamento del lavoro in agricoltura.
Si conferma il diffuso fenomeno del grave sfruttamento e inosservanza delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Sono tutti elementi contenuti nella legge che attraverso alcuni indici si denota la fattispecie del grave sfruttamento.
Vorrei puntualizzare, dichiara il Segretario Generale della Cgil di Ragusa Giuseppe Scifo, che nell’esperienza dell’applicazione di questa legge in provincia di Ragusa tali indici si sono verificati e contestualizzati tutti nelle diverse operazioni effettuate dalle forze dell’ordine.
Inoltre è importante l’aver rilevato anche le irregolarità in merito al rispetto dell’ambiente, fatto assolutamente importante per un territorio ormai martoriato sotto il profilo ambientale sopratutto nelle campagne.
Occorre rimettere seriamente in discussione questo modello di sviluppo che ormai da troppi anni è divenuto insostenibile socialmente, non più sopportabile nemmeno per l’ambiente che subisce il peso di una cattiva pratica quotidiana da parte dei principali attori con abbandono di rifiuti, fuochi e inquinamento del suolo.
Ma al tempo stesso, conclude Scifo, occorre creare le condizioni affinché la gestione dei cicli dei rifiuti nelle campagne, compreso le stesse piante estirpate, abbia una pianificazione a livello politico istituzionale.  

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