Scarso interesse e rispetto nei confronti dei lavoratori del Consorzio di Bonifica n. 8 di Ragusa, che pur privi di un interlocutorio gestionale, di stipendi e salari da oltre 12 mesi, hanno dimostrato alto senso di responsabilità assicurando, a tutti agli utenti ed ai cittadini, i servizi previsti con mezzi di trasporto proprio. La denuncia è di Salvatore Terranova della Flai Cgil e di Giovanni D’Avola della Filbi Cisl poiché malgrado le continue sollecitazioni fatte, in assenza di interlocutori, non si è più nelle condizioni di potere svolgere i compiti previsti dal Contratto, e pertanto di comunicare la decisione assunta dai lavoratori, di intensificare l’azione di protesta ed a proseguire successivamente con una serie di “sit-in” presso le varie sedi del Consorzio, decisioni che verranno assunte nel corso dell’assemblea sindacale che si terrà il prossimo 3 maggio, alle 9, per valutare le decisioni assunte dall’Assemblea Regionale.
“E’ venuto il momento di chiedere agli Organi Istituzionali Regionali, ognuno per la propria parte di competenza, di affrontare seriamente la questione del Consorzio di Bonifica n. 8 di Ragusa, perché vista la totale assenza del commissario Straordinario e del Direttore Generale, si rende più che mai urgente e necessario la nomina di un “Commissario ad “acta”, con il quale interloquire sulla vertenza in atto, e che sia capace di capire la gestione organizzativa complessiva dell’Ente ed accertare la verità sui meccanismi di spesa, al fine di avviare una nuova riorganizzazione dei servizi, in attesa dell’entrata in funzione della Riforma”.
I lavoratori vogliono chiarezza e verità sugli impegni adottati, sia sui fondi regionali della legge 49/81, che delle garanzie occupazionali, sui motivi del mancato avvio del personale delle garanzie occupazionali per completare le giornate aggiuntive dell’anno 2017, in un comprensorio colpito dalle calamità naturali, ad oggi privo di interventi manutentivi che mettono a rischio l’utilizzo di gran parte delle canalizzazioni per l’irrigazione.
In questo contesto oltremodo desolante, in cui si trova il Consorzio e non certamente per loro colpa, i lavoratori sono gli unici che stanno pagando più degli altri, per la continua mancanza di risorse economiche e per lo sfascio totale che regna all’interno dell’Ente.
“Ben venga allora una inchiesta Amministrativa seria, che faccia luce sui colpevoli e che consenta di porre fine a questo calvario. Al Presidente Musumeci, all’Assessore all’Economia Armao e all’Assessore Regionale all’Agricoltura Bandiera, si chiede uno ulteriore sforzo per inserire, nell’attuale disegno di Legge di stabilità 2018, un contributo provvisorio di 5 milioni di Euro, da prelevare 3.000.000 di euro dal capitolo 147303 e 2.000.000 dal capitolo 147320, al fine di consentire urgentemente il pagamento delle retribuzioni maturate nel corso dell’anno 2017 e non liquidate, a tutti i lavoratori della bonifica di Ragusa e porre temporaneamente fine al dramma che stanno vivendo assieme alle loro famiglie, privi di qualsiasi reddito da più di un anno”.
Terranova e D’Avola chiedono al Presidente della Regione e quanti del Governo Regionale possono essere interessati, di far pervenire, in un’ottica di immediato intervento, per tramite di una ordinanza urgente, almeno un’anticipazione di liquidità pari a 2 milioni di euro, che successivamente sarà scomputato dal contributo sopra richiesto, al fine di dare ristoro immediato a tutti i dipendenti.
I dipendenti sono impossibilitati ad assicurare, dal prossimo 30 aprile, i servizi all’utenza utilizzando i propri automezzi, a causa delle difficoltà economiche in cui si trovano per il mancato percepimento degli emolumenti da più di un anno.