
Ragusa, 02 ottobre 2025 – Il Partito Democratico di Ragusa esprime la sua più ferma condanna per la gestione dell’iter del nuovo appalto dei rifiuti, definendo l’atteggiamento dell’amministrazione a seguito dell’incontro con i sindacati una “messinscena utile solo a mascherare il grave fallimento amministrativo e la palese mancanza di trasparenza. Nonostante l’esultanza con cui sindaco e assessore al ramo hanno annunciato l’accordo con i sindacati, che desta perplessità in assenza di una lettura del capitolato da parte di questi ultimi, il Partito Democratico denuncia il ritardo complessivo di 18 mesi rispetto alla scadenza del primo affidamento e la volontà di proseguire per il nuovo appalto senza sottoporre il capitolato all’esame del Consiglio comunale”.
“Il capitolato andava preparato sei mesi prima della scadenza – dichiara in particolare Peppe Calabrese, capogruppo PD in Consiglio comunale – e con la nuova proroga di sei mesi, si giunge a un totale di 18 mesi di ritardo: un dato di per sé vergognoso e un fallimento in partenza. Inoltre, il sindaco Cassì mentre da una parte dice di guidare un’amministrazione trasparente, nasconde l’atto amministrativo più importante e costoso per la città dei prossimi otto anni, pari a oltre 100 milioni di euro”.
Duro anche il segretario del circolo PD di Ragusa, Riccardo Schininà: “Evitare di sottoporre il nuovo capitolato all’esame del civico consesso è un atteggiamento antidemocratico. Su questo atto importantissimo per Ragusa, non sono state convocate né le commissioni consiliari, né i partiti, né le parti sociali, né i cittadini, impedendo di dare indicazioni su un servizio che condizionerà la pulizia e le risorse di Ragusa, Ibla, Marina e San Giacomo per due sindacature”.
Il Partito Democratico rivendica il merito di aver allarmato l’opinione pubblica e i sindacati sulla mancanza di garanzie per i lavoratori e sulla segretezza dell’atto. “Se il problema per i lavoratori si è risolto, così come riportato dagli organi di stampa – aggiunge Schininà – ci prendiamo il merito di aver sollevato la questione e per essere stati al loro fianco. Tuttavia, crederemo solo a quanto potremo leggere e non a mere promesse. Continueremo a vigilare, ovviamente”.
Di fronte all’atteggiamento dell’amministrazione comunale, il Partito Democratico annuncia che valuterà ogni azione necessaria, inclusa la possibilità di ricorso al TAR, per garantire la trasparenza e la legalità dell’appalto.
“Per dare voce alla città e ripristinare la prerogativa politica del Consiglio – annuncia poi Calabrese – il PD chiede l’immediata convocazione di un Consiglio comunale aperto sulla questione dei rifiuti e sul nuovo capitolato”.
“La trasparenza e la condivisione – conclude Schininà – si devono non tanto al PD, ma ai cittadini ragusani che hanno il dovere di sapere come vengono impegnate le risorse pubbliche, per questo non solo è necessario l’esame dell’atto da parte dei consiglieri, ma anche che i ragusani possano dire la propria nel corso del Consiglio comunale aperto che ci accingiamo a chiedere ufficialmente”.