
L’ennesimo feroce scontro tra bande rivali per il controllo dei vari settori, all’intero del carcere ecuadoregno di Santo Domingo de los Tsachilas, nella provincia della Sierra de Ecuador, ha provocato la morte di 13 detenuti e il ferimento grave di altri due. Il bilancio delle vittime è stato confermato dal Servizio nazionale di assistenza globale (SNAI) l’unità carceraria del Paese. La SNAI ha inoltre riferito che con l’aiuto del personale di Polizia e Forze armate sono riusciti a riprendere il controllo del penitenziario, mentre la Procura ha avviato le indagini sull’episodio. Lo scontro nel carcere di Santo Domingo è il secondo registrato in questo centro di pena dallo scorso maggio, quando si sono registrati 44 morti e 10 feriti. L’Ecuador ha registrato dal febbraio 2021 almeno sette massacri nelle carceri con la morte di circa 400 detenuti. Secondo i rapporti giornalistici, l’Ecuador dispone di 65 penitenziari e una popolazione carceraria di 39.000 persone, una cifra del 30 per cento superiore alle reali capacità progettuali dei centri di pena. Inoltre, 15.000 prigionieri sono ancora in attesa di un giudizio di condanna definitivo. Più di 400 prigionieri sono morti dal 2020 ad oggi, a seguito di massacri tra bande criminali per il controllo delle carceri che in alcuni casi (come è stato accertato nelle varie perquisizioni all’intero delle celle) dispongono anche di armi con tanto di caricatore in grado di compiere le carneficine.