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Sconto in fattura, la Cna costruzioni di Ragusa “Primi confortanti passi dopo le recenti approvazioni in Parlamento ma ancora non basta.”

Il Senato ha approvato, con voto di fiducia, il maxiemendamento che ha sostituito interamente la prima sezione del Ddl contenente la legge di bilancio 2020 il cui testo contiene sia l’abrogazione dell’art. 10 del Dl Crescita, e quindi dello sconto in fattura (paragrafo 192), sia la reintroduzione dello stesso per i lavori condominiali di importo superiore ai 200.000 euro (paragrafo 70). Lo sconto in fattura, poi, è stato abrogato dopo il passaggio dell’altro giorno alla Camera. “L’essere riusciti ad ottenere l’abrogazione dello sconto in fattura per i lavori di importo superiore ai 200.000 euro – afferma il presidente della Cna territoriale di Ragusa, Giuseppe Santocono – è il positivo risultato del coerente impegno della nostra organizzazione di categoria a livello nazionale per garantire i legittimi interessi ed i diritti delle piccole imprese. E’ un grande successo che però non può farci chiudere gli occhi circa il pericolo che l’abrogazione non totale dello sconto in fattura comporta. Per la Cna è, infatti, intollerabile il principio che una impresa sia chiamata a farsi carico di anticipare un beneficio fiscale erogato dall’amministrazione pubblica e, in pratica, di fare da banca al proprio cliente o ad un altro soggetto”. “Per Cna Costruzioni – sottolinea il responsabile provinciale, Vittorio Schininà – lo sconto in fattura, anche se “limitato” ai lavori superiori ai 200.000 euro, continua ad essere uno strumento discriminatorio che penalizza le vere imprese del settore costruzioni ed è un regalo ingiustificato ai grandi operatori. Come ha riconosciuto in più occasioni l’Autorità Antitrust, altera la concorrenza danneggiando il mercato e i consumatori. E’ evidente che è stata compiuta una scelta di campo per favorire i colossi dell’energia e le grandi multiutility, tutti soggetti che non svolgono direttamente i lavori di riqualificazione energetica, mettendo nelle loro mani un grande mercato rappresentato da oltre un milione di condominii. Ed è per questo che i nostri ricorsi alla Commissione europea, all’Antitrust ed al Tar proseguiranno il loro iter sino a raggiungere il nostro obiettivo finale: l’abolizione totale dello sconto in fattura”.

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