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Gli ultimi maestri d’ascia di Acitrezza. Se n’è parlato a Modica

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Organizzato dalla locale sezione Unitre, col patrocinio del Comune,  è stato presentato  giovedì scorso  a Modica, a Palazzo Grimaldi, il libro del giornalista-scrittore Clemente Cipresso “Gli ultimi maestri d’ascia di Acitrezza”. Ha moderato i lavori la giornalista Pinella Rendo, introdotti  da Enzo Cavallo, presidente dell’Unitre di Modica, Alcuni brani del libro presentato sono stati letti, con apprezzata bravura, da Marcella Burderi  Negli intervalli tra gli interventi, alcuni brani musicali, tutti aventi per riferimento il mare ed i pescatori, sono stati eseguiti dai Guisar che, in vista della giornata della memoria, hanno concluso suonando “La vita è bella”.

E’  intervenuto l’autore, Clemente Cipresso, che ha fatto riferimento alle ragioni che lo hanno portato a scrivere il libro oggetto della presentazione, ed ha parlato della famiglia Rodolico i cui componenti, maestri d’ascia, da più generazioni hanno creato e gestito l’omonimo cantiere dove si realizzano le barche ed i pescherecci in legno: un fondamentale riferimento per le tante marinerie di tutta la costa jonica e non solo. Parlando dei contenuti del libro ha fatto riferimento alle difficoltà che il cantiere ha dovuto affrontare per il comportamento quasi persecutorio di certe istituzioni, alquanto fiscali, per le continue ispezioni nel corso di ripetuti sopralluoghi e per la tendenza a favorire l’utilizzo delle barche di resina il cui avvento ha determinato il passaggio dell’attività del settore da artigianale ad industriale. E’ seguita la toccante testimonianza di Nuccio Rodolico, figlio dell’attuale ultraottantenne sempre presente titolare del Cantiere Tury Rodolico, che ha parlato delle difficoltà vissute per l’atteggiamento delle istituzioni e della pubblica amministrazione e  come, attraverso la calma ed il comportamento sereno e responsabile del padre, consapevole di essere dalla parte della ragione,  sono state affrontate e spesso superate. Ha parlato altresì delle pressioni e delle pretese della malavita e di tutto ciò che ne derivava o ne poteva derivare se non venivano soddisfatte le richieste. Altro interessante intervento è stato quello di Giovanni Grasso vicepresidente del Centro Studi di Acitrezza che dopo aver parlato del significativo ruolo del Cantiere Rodolico e dei maestri d’ascia che in esso hanno lavorato e lavorano e sull’impegno e l’attività svolta a difesa della struttura e della vocazione di tutta la costa avente difronte i faraglioni dell’isola dei Ciclopi, ha concluso suonando le brogne, da sempre utilizzate per comunicare fra i pescatori della locale marineria.

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