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Pozzallo: situazione comunale d’impasse, in attesa dei concorsi

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“La colpa è…” la vecchia litania quando le cose non vanno per il loro verso e chi lo dice sembra venuto da Marte. Mi riferisco al sindaco di Pozzallo, il comune siciliano “chiuso” perché non dispone di alcuno dei quattro dirigenti previsti in organico né del segretario, che dopo una brevissima permanenza ha fatto armi e bagagli e se n’è tornato in quel di Palermo. Un bel pasticcio. Dei quattro dirigenti previsti neanche uno e mancando persino il segretario, l’attività del Comune si è fatalmente interrotta. Caso da manuale: bisogna trovare il colpevole. E’ l’opposizione, che con i suoi 3 consiglieri contro i 13 del governo cittadino si è messa di traverso. Viene da pensare a un ribaltamento negli equilibri se 3 è risultato più forte di 13. Oppure che il sindaco e il suo entourage non siano all’altezza. Ops! Forse non si può dire, ché le cose apparentemente semplici sono in realtà molto più complesse. Un’altra obiezione, parente stretta della ricerca del colpevole. Fatto sta che il sindaco Ammatuna deve uscire dalla situazione d’ impasse nella quale è finito, o si è cacciato, nonostante l’esperienza di politico di lungo corso. La questione è seria: nessuno che firmi mandati di pagamento, atti di gara, permessi di costruire. In attesa dei previsti concorsi, perché non affidare la gestione dei settori di competenza agli attuali dirigenti?  E’ il caso dell’ufficio tecnico al quale sono stati assegnati due ingegneri, a cui a distanza di parecchie settimane dall’ insediamento non è stata ancora data all’interno dei rispettivi uffici, una postazione dotata di computer in grado di  metterli da subito in condizione di operare. Basterebbe che il sindaco Ammatuna fornisse loro una delega, dal momento che molte pratiche edilizie sono tuttora inevase e che potrebbero, una volta approvate, rappresentare un volano economico in grado di risollevare le lacrimanti casse comunali. Stessa musica per il settore del personale in cui andrebbe posta in primo piano la persona, mettendone in risalto doti e competenze, con percorsi atti a valorizzarne la professionalità. E che dire dello stesso segretario comunale, che fino a pochi giorni fa era considerato a ragione il super dirigente, per quale motivo non ha mai voluto o potuto firmare alcun atto? Queste sono le questioni sul tavolo da risolvere nel trafficato ed esitante Comune del litorale ragusano.

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