
“Bisogna rivalutare i centri storici anche attraverso mirati interventi di restauro conservativo in grado di riportare quello spazio quanto più possibile allo splendore di un tempo”. A parlare è il deputato regionale dell’UdC, Ignazio Abbate che interviene su un punto cruciale per il decoro urbano che interessa però anche altri settori come, ad esempio, il turismo. “Spesso abbiamo dei veri e propri tesori sotto gli occhi che negli anni sono stati deturpati da politiche scellerate che hanno consentito di tutto all’interno del perimetro dei centri storici. Mostri a sette o otto piani, asfalti posati su basole preziose, edifici di prestigio abbandonati e in semi rovina. Insomma dagli anni 60 a poco tempo fa i centri storici sono stati violentati in tutte le maniere possibili con la complicità di chi avrebbe dovuto preservarli. Per fortuna da qualche anno a questa parte il trend sembra essersi invertito e abbiamo cominciato ad assistere ai primi tentativi di recupero di ciò che ancora è recuperabile. A Modica abbiamo attuato con fermezza questa politica e, seppur con mezzi economici limitati, abbiamo effettuato diversi interventi che hanno riqualificato diverse zone del centro storico. Mi riferisco, per esempio, a Piazza Campailla, zona Palazzo dei Mercedari, la Salita de’ Barbieri, Piazza Mazzini o le ultime in ordine cronologico, la piazzetta antistante S.Niccolò Inferiore e la Via Iabichino che sfocia in Piazza S.Giovanni. Piccoli ma significativi interventi che sono possibili da effettuare anche negli altri centri storici della provincia. Sulla falsariga di quello che si è fatto per Ibla con una legge ad hoc e che bisognerà riproporre per tutti gli altri centri iblei. E mi riferisco naturalmente a interventi concreti, fattibili. Nessun progetto mastodontico che non potrà essere mai realizzato”.
6 commenti su “Abbate. Rivalutare i centri storici tramite il restauro conservativo”
Ibla è una città morente ben truccata, ma sempre mezza morta è. Lo dicono i ragusani stessi. Il nostro centro storico, ha un’arteria principale commerciale e per il resto è popolato da casette arroccate. Le case hanno bisogno di residenti “locali’e i locali commerciali di attività commerciali. A Modica i locali commerciali sono sempre più vuoti. Le abitazioni sono per un 10% abitato da modicani, un altro 10% adibito a case vacanze il resto è disabitato. È perché è disabitato? Perché è troppo scomodo, non ci sono servizi, non arriva un’ambulanza, non arriva la spesa a domicilio per gli anziani in difficoltà, non arriva un passeggino, non c’è la rete del metano, non si può usufruire di energie rinnovabili, le reti idriche, fognarie di raccolta acque piovane disastrose, ecc. (l’elenco è purtroppo più lungo). Chi non vive nel centro storico non può capire purtroppo.
Il famoso studio multidisciplinare fatto sul centro storico che metteva al centro l’accessibilità, ma tanti altri importanti aspetti che fine ha fatto? Occorre partire da lì, da un’idea complessa e complessiva. Altrimenti rimangono piccoli interventi che non guariranno il malato grave che è il nostro centro storico…nel frattempo che si continua si aggraverá ancora di più.
Rigenerazione Urbana ha chiaramente spiegato il trenino che e’ passato. Rivalutare in primis e’ per gli abitanti. Creare.. servizi che favoriscono la vita nella citta’ .
Modica Alta che e’ Modica si e’ spenta in questi ultimi nove anni. Adesso con l interesse del deputato UDC siamo sicuri che la citta’ riprendera’ lo splendor dei tempi passati. la Regione ci aiutera’ economicamente.
L’ex-sindaco o onorevole, a seconda del punto di vista, torna a manifestare ancora la sua “annuncite” cronica. I suoi gloriosi, sempre a seconda del punto di vista, nove anni di amministrazione invece manifestano già tutti i suoi frutti. Vedremo.
Se il neodeputato riuscisse ad espropriare e demolire i due mostri in Corso Umberto e l’altro dietro San Giorgio, lo proporrei per la carica di Presidente della Repubblica.
Con l’aiuto ed il sostegno del consigliere forestale, Gnaziu disboschera tutto il verde.
E poi, sempre poi, forse piantumera carrueddi e olivastri.
Si provvederà ad assumere forestali, da 51gg, 101gg o 151gg per la cura del verde pubblico e come vardafocu.