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Il futuro di Ibla al centro di riflessione di D’Asta e Gurrieri

Tempo di lettura: 2 minuti

E se Ibla non fosse più una meta attrattiva? Un interrogativo che dobbiamo porci con forza, per salvaguardare gli investimenti di operatori economici e residenti così da trovare la chiave che ci permetta di ridare slancio alla città antica che sta attraversando un momento di generalizzato calo”. E’ quanto affermano i consiglieri comunali Mario D’Asta e Giovanni Gurrieri che, dal loro punto di vista, analizzando quanto sta accadendo, cercano di comprendere le ragioni che hanno determinato questa situazione di appannamento in una fase che, invece, coincidendo con il periodo di rilancio, avrebbe dovuto essere assolutamente smagliante, un po’ come sta succedendo in altre zone turistiche della Sicilia, vedi Siracusa, Noto o Taormina. “Ci sono senz’altro tutta una serie di fattori da considerare – dicono i due consiglieri comunali – ci confrontiamo con una mancata programmazione della promozione. Da anni sentiamo dire che si deve lavorare per fare diventare Ibla destinazione turistica. Ma si portano avanti discorsi solo approssimativi. Si vive della luce riflessa di alcuni eventi ma non si riesce a garantire continuità. A tutto ciò, quest’anno, si sono aggiunte le criticità determinate dalla Ztl, strumento che condividiamo ma che poteva essere sperimentato in un altro periodo storico e che comunque poteva essere accompagnato da alternative valide e concrete agli operatori; poi l’eccessiva presenza di strisce blu, senza dimenticare i tantissimi contagi che si stanno registrando in queste settimane. In periodo di pandemia, almeno fino a questo momento, i mesi estivi erano stati quelli ‘covid free’. Quest’anno non è nemmeno così. Ma non possiamo farcene una ragione perché in altri posti turistici della nostra isola le presenze non stanno subendo alcun calo. Sì, è vero. Ci siamo cullati con l’effetto Montalbano e poi abbiamo investito solamente con qualche video su Youtube o su Sky, scelte troppo blande che, ovviamente, a lungo andare non premiano”. I due consiglieri, poi, scendono più nel dettaglio ad analizzare la situazione che riguarda da vicino il nodo viabilità.
Il centro storico – chiariscono D’Asta e Gurrieri – deve potere essere libero da ogni tipo di accanimento selvaggio relativo a parcheggi e parcheggiatori, soprattutto laddove, come nel caso di Ibla, c’è un impianto medioevale e un quartiere da tutelare. E, però, contestualmente facciamo i conti con una certa mancanza di elasticità. Ad esempio, se prendiamo piazza Dottor Solarino, all’ex distretto, risulta essere completamente vuota quando, invece, potrebbe ospitare tranquillamente una quarantina di posti auto. Qui, gli stalli non sono stati neppure disegnati sul sedime. Potrebbero esserlo al centro e venire così incontro alle esigenze delle strutture ricettive della zona. Lo spazio c’è. Non parliamo, poi, dei lavori ancora non completati, nonostante le rassicurazioni dei centri storici, che riguardano il parcheggio di largo San Paolo. Quindi, altri 40-50 posti auto che non possono essere utilizzati. In più, non riusciamo a capire a che punto sono i lavori di realizzazione della circonvallazione ma soprattutto non si capisce la ragione della presenza di tutti questi stalli a pagamento. Ibla è un centro storico da salvaguardare ma dobbiamo comunque renderlo accessibile non solo ai turisti ma soprattutto a chi lo vive, agli studenti che hanno deciso di trasferire qui la loro residenza e che aumenteranno di numero con l’entrata in attività del nuovo corso di laurea. Quindi, la navetta di cui tanto si parla manca completamente di segnaletica, non ci sono nemmeno delle pensiline dove fare attendere fare attendere i turisti. Più volte, inoltre, abbiamo parlato di valorizzare via Monelli e l’abbiamo fatto con gli emendamenti al bilancio. Secondo noi, la cosiddetta strada che conduce al cimitero potrebbe influire, se fosse resa più agevole, sulla creazione di una buona viabilità lungo corso Mazzini. Dove, per inciso, attendiamo ancora il restringimento di alcuni marciapiedi estesi per recuperare una serie di parcheggi.
Ma la vera risposta deve arrivare dal parcheggio multipiano di Discesa Peschiera. Possibile che ci siano voluti quattro anni per chiuderne l’iter? Situazioni che vanno tutte verificate. Ma occorre farlo subito, se è il caso anche prendendo in locazione alcuni terreni limitrofi a Ibla e adibirli a parcheggio come avviene a Noto, Marzamemi o anche a Punta Secca. Perché l’estate è in corso. E dobbiamo cercare di salvare il salvabile”.

I due consiglieri ritengono altresì utile coinvolgere tutte le sensibilità economico-commerciali, turistiche, culturali e residenziali perché, solo ascoltando tutti, si ha l’idea dell’insieme e di una auspicata visione unitaria.

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