
La Lega Sicilia in Provincia di Ragusa prende atto oggi che la problematica relativa alla siccità e la conseguente crisi idrica rappresentino senza dubbio il tema prevalente ormai da maggio ad oggi in quasi , tutti i comuni della Provincia di Ragusa dovuto in gran parte alla mancanza di piogge ma anche all’annosa cattiva gestione delle risorse idriche comunali.
Malgrado tutti gli sforzi per cercare di rattoppare anni di incurie e mancata programmazione in tema di risorse idriche e tutela dei Bacini oggi emerge la problematica con piena forza che sfocia nel mancato approvvigionamento idrico nelle abitazioni dei cittadini della nostra Provincia.
Riceviamo continue segnalazioni da parte dei nostri consiglieri comunali, in cui in gran parte dei comuni della Provincia emergono dagli atti le grandi differenze di quantità tra le acque emunte dalle sorgenti o pozzi comunali e quella fatturata annualmente nelle bollette idriche con punte in alcuni comuni superiori al 64%.
La politica applicata da molti comuni provinciali della nostra provincia di affidarsi alle autobotti per l’approvvigionamento idrico è solo emergenziale ma non può essere una soluzione risolutiva , tant’tè che molte ditte private che forniscono tale servizio sono giunte quasi al collasso.
Ecco perché come Lega facciamo appello a chi è delegato al controllo della problematica di iniziare sin da subito un confronto serio e risolutivo che a partire dai singoli Comuni e responsabili dei servizi , all’Ato Idrico Provinciale , all’Autorità di Bacino Regionale che ha il compito di monitoraggio e controllo delle falde acquifere , all’ASP di Ragusa che ha il compito di vigilare sulla qualità delle acque ed infine all’Ufficio del Genio Civile di Ragusa che di fatto autorizza l’attingimento delle acque di sedersi immediatamente attorno ad un tavolo è procedere ad uno studio serio che possa contribuire alla risoluzione nel miglior modo e nel minor tempo possibile della problematica , ad iniziare con un controllo delle mappature delle reti , alla ricerca delle perdite idriche e di eventuali allacci abusivi oltre che al monitaroaggio dei livelli statici e dinamici oltre al controllo sistematico dei volumi delle acque emunte.
Purtroppo in questo caldo agosto non ci resta che appellarci alle autorità soggette al controllo per vigilare e controllare che neanche un goccia di acqua venga sprecata o utilizzata per altri usi di non quelli potabili.