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La Vittoria che vorremmo dopo il Covid. La proposta di “Reset”

Tempo di lettura: 2 minuti

Qual è la città che vorremmo dopo il Covid-19, quali i nuovi stili di vita per Vittoria e le nuove possibilità? Questi gli interrogativi che fanno parte di una proposta più ampia lanciata dall’associazione Reset e che mira a coinvolgere gli istituti scolastici cittadini in una sorta di gara culturale destinata a proiettare l’attenzione degli studenti verso un futuro positivo. “Dobbiamo guardare sin da ora alle giovani generazioni, sono loro il nostro futuro, sono loro il motivo per cui ci stiamo battendo adesso per creare una città migliore – sottolinea il segretario di Reset, Alessandro Mugnas – ed ecco perché abbiamo in mente di formulare una iniziativa volta a promuovere la consapevolezza, il coinvolgimento dei giovani studenti vittoriesi nella definizione di un modello di città del quale si sentano partecipi e nel quale si sentano responsabilizzati. Vogliamo puntare a creare, insomma, un’importante occasione, sfruttando le nuove tecnologie, affinché i giovani studenti della nostra città possano essere protagonisti nella costruzione di proposte e soluzioni per migliorare Vittoria che ha grandissime potenzialità di sviluppo. Questo percorso può riuscire solo grazie al contributo sempre più forte e sempre più consapevole dei propri cittadini”. Date le condizioni di emergenza presenti al momento a causa del Covid-19, gli studenti che aderiranno all’iniziativa in fase di elaborazione potrebbero farlo attraverso l’utilizzo dei mezzi e delle tecnologie di comunicazione che il web mette a disposizione. “Sarebbe anche interessante, ad esempio – continua Mugnas – riuscire a coinvolgere delle aziende presenti sul territorio, per mettere a bando alcune borse di studio per gli elaborati migliori. Si dovrebbe sviluppare un dibattito, un percorso fatto di riflessioni attraverso cui individuare e tracciare le nuove possibilità per la città di Vittoria. Il tema che si vuole sviluppare è “Cosa abbiamo imparato dall’esperienza Covid-19, quali nuovi stili di vita possiamo sviluppare”. Cercheremo di capire quale la sostenibilità, nelle prossime settimane, di questo percorso che punta a coinvolgere le forze più fresche e vive della nostra città”.

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