
“Nei giorni scorsi avevamo presentato una mozione per invitare l’amministrazione comunale ad individuare aree pubbliche dove poter mettere a dimora nuovi alberi ed arbusti nel territorio del Comune di Ragusa, aderendo all’iniziativa denominata “Alberi per il Futuro” promossa dal ministero dell’Ambiente. La mozione in questione era stata pure approvata. Ora, però, apprendiamo che il Comune ha predisposto una serie di iniziative, legate alla festa dell’albero del 21 novembre, che, però, nulla hanno a che vedere con l’adesione all’appuntamento di cui stiamo parlando”. Lo dice il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle Ragusa che si era fatto promotore della mozione firmata dal capogruppo Zaara Federico con i colleghi Sergio Firrincieli, Alessandro Antoci, Antonio Tringali e Giovanni Gurrieri. Mozione che, successivamente, era approdata in aula per essere esitata favorevolmente con i voti pure della maggioranza.
“Speriamo, naturalmente, di sbagliarci – sottolineano i consiglieri M5s – ma se così non fosse, fermo restando che ormai i tempi necessari per aderire all’iniziativa sono trascorsi, ci chiediamo che senso abbia organizzare una manifestazione parallela senza aderire a quella proposta dal Governo nazionale. Tra l’altro, disattendendo una precisa mozione d’indirizzo del Consiglio comunale. E’ una scelta dovuta alla contrapposizione politica? Oppure è stata soltanto, si fa per dire, disattenzione? Eppure, la mozione era approdata in Aula proprio con l’intento di accendere i riflettori sul programma rivolto ai Comuni che, senza bandiere politiche, intende favorire la forestazione urbana, mettendo a dimora migliaia di alberi ed arbusti, contrastare i cambiamenti climatici, prevenire il dissesto idrogeologico e migliorare la qualità della vita. Una occasione sprecata per far sì che maturi una certa cultura sull’ambientalismo in linea con quelle che sono le indicazioni complessive del governo. Inoltre, ci chiediamo quale sia il ruolo del Consiglio comunale se neppure le mozioni approvate dal civico consesso vengono prese in considerazione dall’amministrazione. Allora ci parliamo solo addosso senza che la volontà reale dei rappresentanti dei cittadini sia presa in considerazione nella maniera dovuta”.