
“Rivendichiamo, come accade già per la Sardegna, immediati provvedimenti che riconoscano alla Sicilia le opportunità relative alla cosiddetta “continuità territoriale”, quindi strumenti legislativi che abbiano lo scopo di garantire i servizi di trasporto in regioni particolarmente disagiate. In tal modo potremmo riuscire ad investire i 20 milioni già stanziati per l’aeroporto Pio La Torre di Comiso ma che non possono ancora arrivare. Questi fondi potrebbero altresì consentirci di pianificare, ed offrire, tratte di volo con tariffe molto agevolate e, di conseguenza, incentivare e promuovere la crescita del traffico passeggeri, in partenza ed arrivo, del nostro scalo, magari in sinergia con il Fontanarossa di Catania”. Lo dice la deputata regionale del Movimento 5 Stelle di Ragusa, Stefania Campo, in considerazione dell’Avviso Pubblico con oggetto “indagine di mercato per affitto temporaneo di azienda-aeroporto” apparso sul sito ufficiale dell’aeroscalo comisano, a firma dell’amministratore delegato di Soaco Giorgio Cappello, che servirà a capire se ci sono in Italia o all’estero, imprenditori disposti a farsi carico, temporaneamente, della gestione del “Pio La Torre”. Proprio questa mattina, difatti, a Palermo, si è svolta un’importante audizione in IV commissione per l’applicazione del regime di continuità territoriale in Sicilia, presentata da Giancarlo Cancelleri.
All’incontro ha partecipato anche il sottosegretario ai Trasporti, Michele Dell’Orco. “Una presenza sicuramente significativa – aggiunge l’esponente 5Stelle – perché deve essere proprio il Governo nazionale a decretare tale condizione specifica per tutta la nostra regione e a darne comunicazione istituzionale alla Comunità Europea, cosa che il Governo precedente non aveva mai fatto”.
Infine, Stefania Campo, in merito al rischio fallimento dello scalo di Comiso, paventato da più parti, ha aggiunto: “Ci troviamo ad avere a che fare con una situazione societaria, quella cioè relativa all’importante struttura aeroportuale, che è particolarmente ingarbugliata, visto che la Soaco è costituita dal Comune di Comiso e dalla Intersac; quest’ultima (la Intersac) è in stato di liquidazione e al momento è gestita da una commissione di tre liquidatori nominati dal Tribunale e quindi non è possibile alcuna ricapitalizzazione. Probabilmente questa “indagine di mercato” rappresenta il “trampolino di lancio” verso la vendita dell’aeroporto? Se fosse così è giusto che si incardini immediatamente un confronto chiaro e lungimirante, coinvolgendo tutta la comunità iblea e tutte le istituzioni ad ogni livello. E’ necessario uscire dal guado con buona volontà”.