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Cisl. “Per gli iblei necessaria strategia comune di crescita”

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“Anche la provincia di Ragusa non si rimetterà in piedi senza una strategia comune di crescita, sviluppo, lavoro e formazione cui sono chiamati a partecipare attivamente tutti i singoli territori di questo lembo di Sicilia”. E’ quanto afferma la segretaria generale dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Vera Carasi, a proposito delle prospettive che occorre definire per immaginare già il rilancio dopo la pandemia e in una fase in cui perdura il conflitto bellico russo-ucraino. “Bisogna partire dalla prossimità – continua Carasi – collegando, in un disegno organico e ben concertato, patti per lo sviluppo, partecipati dalle parti sociali, che creino le condizioni di una adeguata messa a terra delle risorse. Vuol dire condizionare le stesse risorse ai bisogni reali della nostra comunità, alla sostenibilità sociale, all’occupazione buona e produttiva, specialmente giovanile e femminile. Per questo la Cisl ha firmato, a livello nazionale, un accordo con l’associazione dei Comuni per favorire l’implementazione dei progetti Pnrr. Un accordo che può trovare una debita ricaduta anche sul territorio ibleo”. In che termini? “Occorre assumere personale negli enti locali – prosegue Carasi – stabilizzare il precariato storico nella pubblica amministrazione, nelle scuole, negli ospedali, garantire un potenziamento delle politiche socio-sanitarie di prossimità, per sostenere il pieno diritto alla salute, la terza età e la non autosufficienza, coinvolgendo attivamente le parti sociali e gli enti locali. Non dobbiamo, inoltre, dimenticare che il livello di povertà, di disagio sociale e di emarginazione è aumentato negli ultimi anni. Non bastano i sussidi per sostenere le molte famiglie in difficolta. Serve lavoro e dunque investimenti, pubblici e privati. La triste situazione in cui versa il nostro ambito richiede politiche per innalzare il tasso di crescita attraverso il rafforzamento del tessuto produttivo. Il Pnrr rappresenta un’occasione imperdibile per dare gambe a questo disegno che deve puntare sull’incremento e il miglioramento dell’occupazione, sulla formazione e su leve di fiscalità di sviluppo che attirino capitali produttivi freschi, sia pubblici che privati. Indispensabile, inoltre, è il potenziamento di infrastrutture materiali e sociali che assicurino pieno godimento dei diritti di cittadinanza”.

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1 commento su “Cisl. “Per gli iblei necessaria strategia comune di crescita””

  1. Egocentrico & esibizionista

    Io proporrei di formare figure professionali nel settore turistico, guide , animatori ecc, ma anche agevolare la costituzione di imprese giovanili , per la manutenzione e gestione dei parchi del demanio , fruizione e esplorazione degli stessi. E imprese agricole , per allevare asine, per il latte necessario ai bambini allergici al latte materno, struzzi per la carne ricercata dai ristoratori, chiocciole francesi e nostrane, imprese per coltivare la vite e produrre vini di qualità, allevare caprini e lama per produrre lane pregiate . Scavare pozzi , o meglio cercare acque minerali di pregio imbottigliare venderle, allevare le vacche nane, che mangiano meno erba e producono più carne. Ecc ecc

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