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Cultura a Modica. L’archeologo Tusa ospite a “Gli appuntamenti del giovedì”

Continuano “Gli appuntamenti del giovedì”, il ciclo di incontri che, ospitati nei locali della Società operaia di mutuo soccorso in corso Umberto, al civico 157, sono stati organizzati per celebrare i 25 anni di attività della libreria La Talpa, in collaborazione con l’enoteca cioccolateria “Sotto San Pietro” e con il patrocinio del Comune di Modica. Il terzo appuntamento è in programma il 29 novembre a partire dalle 18. E questa volta sarà ospite l’archeologo ed attuale assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Sebastiano Tusa.

Presenterà il suo libro “Sicilia Archeologica”, edito da Edizioni di Storia e Studi Sociali nel 2015. Interverranno il sindaco Ignazio Abbate e l’archeologo Giovanni Distefano, attuale direttore del polo regionale di Ragusa per i siti culturali e per i parchi archeologici di Camarina e Cava Ispica. Sono tre ,e generazioni di archeologi che hanno fatto la storia della ricerca in Sicilia: la prima fu quella dei pionieri che ha in Paolo Orsi il suo esponente più noto, tant’è che le sue ricerche sono ancora un punto di riferimento; tra i “grandi” della seconda figura senz’altro Vincenzo Tusa, padre di Sebastiano, che a sua volta è tra i massimi rappresentanti della terza generazione, quella attuale. Docente e scrittore assai prolifico, Tusa ha condotto e preso parte a missioni archeologiche in Italia, Iraq, Iran, Pakistan e Turchia; prima di approdare all’attuale incarico nella Giunta regionale siciliana, è stato soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Trapani ed a capo della “sua” creatura, la prima Soprintendenza del Mare istituita in Italia con compiti di ricerca, censimento, tutela, vigilanza, valorizzazione e fruizione del patrimonio archeologico subacqueo, storico, naturalistico e demo-antropologico dei mari siciliani e delle isole minori. L’opera è una silloge di nove saggi di preistoria e protostoria siciliana, riccamente corredati di figure esplicative e dallo stesso Tusa scritti, selezionati ed ordinati per accompagnare il lettore lungo un percorso logico nel quale innanzitutto presenta se stesso ricordando un’escursione a Pantelleria.

Era ancora bambino ma già al seguito del padre soprintendente alle Antichità della Sicilia occidentale, primo archeologo a ripercorrere le orme di Paolo Orsi su quell’isola; quindi, l’autore introduce la materia del libro attraverso un excursus sui pionieri della paletnologia italiana con particolare riguardo per lo stesso Paolo Orsi e presentando il contesto etnogeografico in cui vanno inquadrati i saggi successivi che raccontano della Sicilia e delle sue genti attraverso lo studio delle testimonianze archeologiche pervenuteci dalla fine del Pleistocene (12.000 a.C.) sino agli albori della Storia (IX-VIII sec. a.C.).

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