Sulle commissioni consiliari permanenti a Modica, per le quali non si trova convergenza tra maggioranza ed opposizione, si registra l’intervento della minoranza al Consiglio Comunale che pubblichiamo integralmente..
“Rispondiamo ad alcune notizie di stampa facendo riferimento, in particolare, al testo di un articolo apparso in RTM Modica il 26 luglio u.s. La maggioranza ci accusa, in estrema sintesi, di esserci dimessi per inseguire ambizioni personali in danno della Città. Sino a questo momento, ci rivolgiamo a lei caro sindaco, siamo stati noi dell’opposizione a indicare e a chiedere legalità nell’amministrazione comunale. Mi indichi un solo caso in cui, nel passato quinquennio, lei ha trovato la sinistra e l’opposizione incerte tra legalità e illegalità. Di lei possiamo fare, invece, un lungo elenco. E se insiste glielo facciamo. E’ sufficiente che continui nelle bugie che ha ricominciato a dire. Ora gliele smontiamo e lei, se ha forza d’animo e un briciolo di coscienza, deve rispondere smontando le nostre affermazioni, un pezzo dopo l’altro. Provi a convincere i cittadini che ha ragione. Gli argomenti sollevati sono sei o sette. Come d’abitudine, riporteremo le vostre affermazioni che trattaremo nella maniera più composta possibile. La prima frase:
«Per la seconda volta consecutiva -dice la maggioranza consiliare- assistiamo al teatrino messo in campo da una parte dei consiglieri di opposizione (…). Oggi sono arrivate le nuove dimissioni dei consiglieri Spadaro, Castello, Agosta, Carpentieri e Poidomani».
Noi ci siamo dimessi appena eletti nelle commissioni; e ci siamo dimessi perché lei ha operato contro le più elementari norme di legge; oggi, ci ha rieletto, ma ci vuol dire, almeno, cos’è cambiato nei comportamenti della maggioranza perché noi si accetti la rielezione? Lei continua a violare la legge e noi ci contraddiremmo se, permanendo la violazione, l’accettassimo. Non le sembra logico? Se lei tornerà ad eleggerci altre tremila volte, permanendo la violazione, dovremmo dimetterci tremila volte ancora. Lei che farebbe?
Esaminiamo la frase successiva:
«Trincerandosi dietro una presunta violazione del Regolamento Comunale, i suddetti consiglieri continuano di fatto a bloccare i lavori del Consiglio e di conseguenza il normale svolgimento della vita democratica della Città.»
Siamo, dunque, riusciti a bloccare il sindaco? Con una maggioranza di quasi il 71% in Consiglio? Dobbiamo essere proprio bravi. O forse non è così? A ben pensarci una maggioranza di 17 elementi su un totale di 24… Ci lasci pensare: i 17 della maggioranza sono tenuti in scacco dalla minoranza? E’ così o sbaglio? Forse sono degli asini facili a farsi fermare? Non vuol essere un apprezzamento: è solo una domanda. Oppure, vediamo un attimo: può essere una scusa, la sua, per gettar fango sulla minoranza? Tutto è possibile. Approfondiamo. Si parla di «presunta violazione del Regolamento Comunale». Vogliamo vedere, con un po’ di serietà, questa, secondo noi, violazione? Le mostreremo subito in che consiste. La maggioranza e chi la comanda deve contestare una parte ben individuata del nostro ragionamento. Non deve dire che è una presunta violazione, deve dimostrare perché non è una violazione, testo normativo alla mano. Quando l’avrà dimostrato noi saremo i primi a ringraziarla perché ci avrà permesso di crescere. Non facciamo ostruzionismo fine a se stesso, come ha detto qualche giorno fa un caro amico della nostra stessa minoranza. Noi sosteniamo che esistono delle norme gerarchicamente ordinate: sopra tutte c’è l’articolo 38, comma 6, del Tuel, recepito all’articolo 215, comma 4, dell’Orel. E’ articolato in poche parole che pochi, ma molto preparati, sono in grado di travisare:
«Quando lo statuto lo preveda, il Consiglio si avvale di commissioni costituite nel proprio seno con criterio proporzionale. Il regolamento determina i poteri delle commissioni e ne disciplina l’organizzazione e le forme di pubblicità dei lavori.»
Dunque il Consiglio comunale si avvale di commissioni, costituite tra i consiglieri comunali, con criterio proporzionale. Si parla di commissioni e si dice che vanno costituite in modo proporzionale. Non si sta parlando di quanti membri spettano alla maggioranza o alla minoranza, ossia come s’è detto da parte della maggioranza e, spesso della stessa minoranza, 21 e 9. Non è così. Dice semplicemente che le commissioni vanno costituite nel rispetto dei rapporti di forza che esistono tra i gruppi politici presenti in Consiglio. Quali sono i gruppi esistenti e qual è la consistenza della loro rappresentanza in Consiglio? Tutto, in breve, è riportato alla tabella n. 1:
Tab. n. 1 – Gruppi politici presenti in Consiglio e rappresentanza legale in una Commissione
Gruppo | Consistenza in Consiglio | Prima assegnazione calcolata sull’intero | Residui | Seconda assegnazione calcolata sui resti | Composizione di una commissione |
Ign. Abbate sind. | 8 | 2 | 0,00 | – | 2 |
Insieme per Modica | 1 | 0,25 | 0,25 | – | |
Modica est | 4 | 1 | 0,00 | – | 1 |
Fare Modica | 4 | 1 | 0,00 | – | 1 |
PD | 2 | 0,50 | 0,50 | 1 | 1 |
F.I. | 2 | 0,50 | 0,50 | 1 | 1 |
Modica 2038 | 2 | 0,50 | 0,50 | 1(*) | 1 |
M5S | 1 | 0,25 | 0,25 | ||
24 | 4,00 | 2,00 | 2,00 | 6,00 | |
(*) La colonna indica i membri spettanti alle tre liste coi maggiori resti. Se sommassimo i quattro seggi già assegnati per quoziente intero ai tre qui indicati, il numero dei membri della commissione passerebbe a sette. E’ questa la ragione per cui occorre prevedere la turnazione fra i tre con lo stesso resto di 0,50. Per ragioni di equilibrio, inoltre, è doveroso riconoscere una partecipazione (un seggio) anche al M5S e a «Insieme per Modica». |
Nella prima colonna sono indicati i nomi dei gruppi consiliari e nella seconda la consistenza di ciascuno di essi. Per definire la terza colonna occorre risolvere una semplicissima proporzione: a un gruppo che ha 8 consiglieri su 24, quanti rappresentanti spettano in una commissione costituita da 6 membri?
8:24=x:6.
La soluzione dà per risultato 2. La stessa proporzione si imposta per i gruppi consiliari con quattro, due e un consigliere. I risultati sono elencati alla terza colonna. In essa si constata come i rappresentanti «interi» spettano solo ai gruppi «Ignazio Abbate sindaco», «Modica est» e «Fare Modica». In complesso si assegnano quattro posti, per cui ne restano due. Si dovrà lavorare sui resti che si riportano alla quarta colonna. I maggiori resti sono quelli del PD, Forza Italia e Modica 2038. Il caso vuole che tutti e tre intercettino lo stesso resto di 0,50. Fra loro, dunque, dovrà cercarsi un accordo di turnazione, in modo che ne entrino di volta in volta, due. Tutti gli altri della minoranza potranno farsi entrare previo accordo di turnazione. Questo è il calcolo che vuole la legge. Se c’è un errore siamo pronti a correggerlo, ma la proporzionalità va definita coi numeri.
Se il ragionamento svolto è corretto, ogni commissione va costituita da 4 consiglieri di maggioranza e due di minoranza. Non è scritto da nessuna parte, infine, che i rappresentanti della minoranza li possa scegliere ed eleggere la maggioranza. Perderebbe ogni senso parlare di rappresentanti della minoranza o della maggioranza. Le violazioni di legge, dunque, ci sono e le capisce anche il meno competente dei nostri cinque lettori. I candidati alle commissioni, infine, vanno indicati ciascuno dal gruppo di appartenenza. Le commissioni nel loro complesso vanno deliberate dal Consiglio comunale. Andiamo ora al terzo periodo:
«Purtroppo non avranno mai l’onestà intellettuale di ammettere che dietro queste dimissioni ci sono ambizioni personali nel voler far parte di questa o quella particolare commissione, al fine di recuperare, chissà come, una visibilità politica (o forse personale!) persa con il risultato elettorale.»
Con questa espressione, cari i signori che l’hanno scritta o discussa, si sottovaluta il cittadino di Modica. E lo si prende pure in giro. Quali sono i poteri di una commissione al punto di far nascere chissà quali appetiti? Ora mi spiego perché il sindaco ha voluto cinque uomini fidati su sei nella seconda commissione. Ora mi spiego le ragioni delle plurima violazione di legge nella formazione delle commissioni. Volete sapere qual è l’ambizione del gruppo cui appartengo: servire il popolo attraverso la difesa della legalità. Vi sembra poco? Andiamo alla quarta frase:
« (…) altri consiglieri di opposizione, scevri evidentemente da ambizioni personali, sin dal primo momento si sono detti pronti a lavorare per il bene della Città.»
Chi sono questi consiglieri, senza offesa per loro, quelli che avete scelto ed eletto voi? Perché non li avete fatto scegliere a noi come vuole la legge? Per rispetto di questi amici dovreste solo tacere. Evidentemente non li rispettate sino in fondo e me ne dispiaccio per loro. Andiamo avanti in questa antologia della politica abbatiana:
«I cinque firmatari delle dimissioni, da consumati mestieranti della politica, ci hanno già annunciato che si dimetteranno all’infinito ogni volta che verranno nominati nelle commissioni. In tal modo vogliono colpire la maggioranza ma in realtà ad essere danneggiati sono soprattutto i cittadini modicani»
Il danno ai cittadini di Modica viene dall’illegalità e, sino a prova contraria, l’illegalità caratterizza la vostra posizione. Perché, invece di parlare a ruota libera, non vi mettete la legge davanti e sulla base di essa (della sua interpretazione) non calcolate la proporzionalità che spetta alla maggioranza come alla minoranza? Parlare senza freni è facile. Uno sguardo per concludere all’ultima delle vostre perle:
A questo punto, per uscire da queste sabbie mobili in cui i cinque dissidenti ci hanno trascinato, chiederemo al Segretario Generale nella sua figura di garante del Consiglio Comunale, di informare l’Assessorato agli Enti Locali della gravità dell’accaduto.
Su questo punto la minoranza è d’accordo. Vedete? Non siamo come ci dipingete. Prendete, dunque, le carte e mandatele tutte, con la relazione di chi volete, all’Assessorato regionale agli enti locali. Ma mandatele anche al Procuratore della Repubblica. Giacché ci siete vi chiederemmo una cortesia: perché non mandate anche i precedenti scritti compreso quest’ultimo e gli articoli di stampa?
Ivana Castello
Giovanni Spadaro
Filippo Agosta
Salvatore Poidomani
Girolamo Carpentieri
3 commenti su “Ancora sulle commissioni consiliari permanenti a Modica. Riceviamo e pubblichiamo”
Forza Abbate, manda le carte all’assessorato regionale ed alla procura ….. oppure di ai modicani che ti sei sbagliato.
Ecco l’opposizione che ha i “coglioni” avanti così!
A Modica, da circa 5 anni e mezzo, abbiamo dei consiglieri di maggioranza che onorano l’ubbidienza al Principe di Gianforma. Sappiano ed immagino che sappiano che la dignità, la giustizia umana (non mi esprimo per quella del dopo vita), l’onestà intellettuale e politica, l’etica ed il saper vivere in democrazia, E’ BEN ALTRA COSA! Vogliamo sperare che qualcuno cominci a mostrare quello che semplicemente @Nele esprime nel suo commento … e non intendiamo solo per i maschietti …