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Il grano kazako a Pozzallo. Oggi i controlli. I risultati entro giovedì

Effettuata la verifica sulle cinquanta tonnellate di grano duro bloccato al Porto di Pozzallo su una nave proveniente dal Kazakistan. Sostanzialmente è emerso che da due/tre punti molto piccoli della stiva del natante, si è infiltrata dell’acqua di mare, per cui ci sono sull’ingente quantitativo poche migliaia di chili inumiditi. Si attende ora il provvedimento sanitario e alla fine, quasi certamente, si farà in modo di separare il grano inutilizzabile con quello che è in perfette condizioni. “Tutto ciò – spiega l’avvocato Antonio Giannone, che assiste l’azienda modicana acquirente – lo abbiamo potuto constatare di persona e questo ci ha tranquillizzato”. La cosa che è emersa nella specifica tecnica del prodotto, è che il frumento kazako ha delle caratteristiche organolettiche che lo rendono molto migliore qualitativamente da quello siciliano, italiano ed europeo. “Addirittura – aggiunge Giannone – questo grano viene mischiato con il nostro per migliorarne la qualità”. Il sequestro era stato eseguito dalla Forestale, supportata dagli ispettori del servizio fitosanitario regionale e personale della sanità marittima su direttiva dell’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera. I risultati si avranno entro giovedì.

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5 commenti su “Il grano kazako a Pozzallo. Oggi i controlli. I risultati entro giovedì”

  1. Il tentativo di ridimensionamento della notizia INDIGNA MOLTO ! Umilia e tradisce il consumatore che ripone la sua fiducia nel prodotto locale. Per salvaguardare il danno economico e di immagine del molino acquirente, ,addirittura si esaltano le proprieta’ organolettiche del frumento kazako ,come non ce n’e’ in Sicilia, in Italia in Europa e che pare avere, adesso, la sola bonta’ di rendere ottimo il miscuglio con il frumento locale…..alla fine tutto si risolvera’ in una bolla di sapone e nulli i provvedimenti sanitari…..Molto interessante è la comprensione di tutto cio’ e perchè mai ne e’ stata data notizia se la favola doveva avere il lieto fine

  2. Fra le cartatteristiche che lo rendono molto migliore di quello siciliano, nelle parole dell’avv. Giannone, sicuramente c’é il prezzo.

  3. L’agricoltura siciliana va a ramengo, anche per questo soggetti, che rincorrendo il profitto, se ne fregano sia della nostra specialità cerealicola sia della salute dei cittadini.
    Purtroppo non c’è scampo. Anche non comprando dal molino in questione, non avremo la certezza sugli altri.
    O ti mangi questa minestra o ti butti dalla finestra.

  4. un cittadino indignato

    VAI A FIDARTI DEL KM. ZERO, QUANDO GIA’ L’INGHIPPO LO CREA CHI LO VENDE…
    AHH…QUESTO DIO DENARO !!!
    VIENE PURE TUTELATO CON L’ANONIMATO!
    TANTO VALE ACQUISTARE UN PRODOTTO COMUNE, RISPARMIANDO TANTISSIMO, ALLA FACCIA DEL PRODOTTO LOCALE.

  5. “La cosa che è emersa nella specifica tecnica del prodotto, è che il frumento kazako ha delle caratteristiche organolettiche che lo rendono molto migliore qualitativamente da quello siciliano, italiano ed europeo. “Addirittura – aggiunge Giannone – questo grano viene mischiato con il nostro per migliorarne la qualità”. ….la pigliata per i fondelli è evidente e lampante!!!!! oltre ad averci fatto credere che acquistavamo grano siciliano, ora pure ci prendono per imbecilli…. Sono anni che compro quella marca. Non lo farò mai più. Mi sento ingannata e poi caro avvocato dica al suo cliente che preferisco una qualità “inferiore” ma siciliana al 100 per cento!!!

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